La forte volontà di rilancio portò, all’inizio del 2005, il Consiglio della Cooperativa a decidere concordemente, con patti parasociali espressi, un meccanismo di adesione alla Cooperativa che consentisse di mantenere uguale il numero dei soci iscritti al PRI e quelli che non vi aderivano, portando il numero dei soci a circa 140.
Questo accordo, in sostanza, prevede l’alternanza della presidenza della cooperativa e un numero paritario di consiglieri e di soci.
Il primo consiglio eletto in base agli accordi fu formato da Ravaglia Gianni, presidente, Allodoli Ivo Casadio Silvano, Bocci Giulio, indicati dal PRI e Alberani Achille, Minghetti Sergio, Vice presidente, Martini Navarro, e Darchini Gian Franco, indicati dal MRE.
Si decise altresì di invitare a tutti i consigli, Guerrini Giuseppe e Tarlazzi Romolo.
I risultati di tale gestione, che ha visto l’alternanza alla presidenza di Ravaglia Gianni per conto del PRI e Minghetti Sergio e Alberani Achille in rappresentanza del MRE e la presenza in consiglio, oltre agli amici citati, di Tarroni Andrea, Donati Romano, Cimatti Giancarlo, si possono considerare estremamente positivi.
Infatti, già nel 2005, dopo anni di assenza di manutenzione dell’immobile, si avviò un processo di ammodernamento che ancora non è terminato. Infatti, il nuovo consiglio paritario e l’alternanza delle presidenze invece di bloccare, come qualcuno aveva pronosticato, l’attività della cooperativa, l’ha rianimata, grazie alla capacità che tutti gli amici hanno avuto di impegnarsi con comune passione nella gestione della cooperativa al di là di ogni divisione politica. Così, nel 2005, si è proceduto a finanziare il rifacimento della tavernetta per un importo di oltre 19 mila euro e ad adattare un ufficio per i soci del MRE.
Nel 2007 si è realizzata la manutenzione del tetto dell’immobile con un esborso di oltre 54 mila euro. Nel corso del 2009, a seguito dell’entrata in vigore di una nuova legge, sono stati rivalutati gli immobili dei due circoli, portandoli al loro valore reale aggirantesi sul milione di euro.
Nell’ottobre del 2009 è stata sostituita la vecchia caldaia con una nuova centrale termica, con un investimento di oltre 42 mila euro. In complesso, con un’oculata gestione, si è proceduto al rinnovo di tutto l’immobile, con un investimento di oltre 115 mila euro in sei anni.
Tutti finanziati con le entrate degli affitti, con l’apertura di fidi temporanei che prevedono il rientro in due anni e con gli utili annuali della gestione che si sono sempre aggirati sui 7-8 mila euro, ad eccezione degli anni che hanno fatto seguito alla rivalutazione degli immobili. Questa scelta, infatti, ha comportato per tre anni l’onere di maggiori imposte.
E siamo ai giorni nostri
La sede del circolo continua ad essere frequentata da soci sempre più numerosi. Il ricordo del IX febbraio 1949, ovvero la celebrazione della Repubblica Romana, con la cena repubblicana, avviene ogni anno grazie alla passione degli amici che ancora credono ai valori che quella Repubblica ci ha lasciato.
Valori che purtroppo ancora non troviamo in questa nostra Repubblica.
Ricordare che la ricorrenza del centenario dell’inaugurazione del circolo A. Guerrini, coincide con le celebrazioni per i centocinquanta anni dell’Unità d’Italia significa anche ricordare come la storia del Guerrini abbia avuto un ruolo, certo infinitesimale, ma vissuta come abbiamo visto, con intensa passione e pagata con grandi sconvolgimenti al proprio interno, nella storia democratica della Nazione italiana per cento dei cento cinquant’anni della sua esistenza.
Non crediamo esistano molti altri circoli in Italia che possano esibire una storia culturale e politica simile, per durata e coerente difesa dei valori di libertà e di progresso, come quella che hanno garantito i soci della cooperativa oggi Arnaldo Guerrini, ieri del circolo dei Vicoli.
Ringraziamo tutti i soci, di ieri e di oggi, che si sono impegnati nella gestione della cooperativa, senza mai chiedere una lira in cambio.