Nasce il club Girasole oggi sede dello Sporting Club

L’attività partì con un fondo cassa di lire 100.000 ricevute la domenica di apertura dall’amministratore della Sezione PRI, Ezio Zabberoni. L’apertura nel settembre 1968 fu con l’orchestra “Paolo e i Crazy Boys”, all’epoca abbastanza famosa, per un compenso, se ben ricorda, di 140 mila lire. Le orchestre ingaggiate erano sempre di buon livello, mediamente costavano dalle 50.000 alle 70.000 lire.

A Ravenna le più note erano i Principi e i Kriptoniani. Periodicamente si permettevano exploit con l’ingaggio di complessi famosi, come “Anonima Sound”, di cui uno dei tre componenti era Ivan Graziani, molto nota nel riminese, i Pooh nella prima formazione con Roby Facchinetti e Riccardo Fogli, (per 180.000 lire), i New Trolls (350.000) che, vedendo quella strana gestione di ragazzi, pretesero di essere pagati prima del concerto. Il colpo grosso fu l’ingaggio per 200.000 lire della “Formula tre”,  complesso che riuscì a restare in testa per diverse settimane alla trasmissione radiofonica “Bandiera Gialla” di Gianni Boncompagni. Per la loro esibizione, ad un certo punto, si dovette chiudere la cassa e impedire l’afflusso dei ragazzi in sala, tanto era la ressa.

Il primo anno, 1968/1969, si chiuse con un incasso di Lire 7.591.585 e spese per 6.357.047, tra cui 296.200 per 50 sedie imbottite e 12 tavolini, mentre le orchestre costarono 2.390.000 lire.

Il 1969/70 fu l’anno del boom con un introito di Lire 11.383.225 e spese per Lire 11.526.783. Per le orchestre si spesero Lire 4.810.000. Fu fatto però un importante intervento alla struttura: venne troncata la  tromba della scala ricavando una galleria che si affacciava sulla sala da ballo e due scale collegavano le tre sale.

L’intervento, assieme ad altre modifiche, costò quasi 2 milioni. Inoltre furono acquistate 40 poltroncine e alcuni tavoli.

Mari ricorda anche il pagamento di una multa della Questura di lire 20.875 per ingresso minorenni, allora vietato. Quello dei minorenni era un grosso problema data la giovane età della clientela del circolo. Era d’obbligo pagare il servizio controllo dei Carabinieri che non venivano quasi mai oppure facevano un blando giro. Fatta eccezione per un militare veramente inflessibile che non lasciava scampo. Tanto che si decise di intervenire in alto loco per chiedere più comprensione.

Il guadagno dell’attività, come da accordo verbale con il circolo PRI, non poteva essere diviso fra i soci. Per cui ci si accontentava di  una cena annuale, oltre all’utilizzo di due cabine e due ombrelloni per la stagione estiva presso il Bagno Pineta a Marina Romea, il cui affitto era pagato dal circolo.

I giovani, inoltre, avevano a disposizione una saletta di ritrovo con calcino, divani, libri, giradischi ecc. La FGR organizzava anche incontri culturali e scambi d’idee. Mari ricorda la partecipazione di un sindacalista della CGIL, del parroco di San Biagio e l’ex Sindaco di Forlì, Icilio Missiroli.

Nel 1970/71 le cose peggiorarono, in quanto le altre sale da ballo avevano reagito con miglioramenti. Comunque si riuscì ad incassare ugualmente 9.069.750 a fronte di spese per le orchestre di lire 4.390.000. Inoltre fu saldata l’ACMAR per la costruzione della Galleria, per un importo di lire 901.300 e fu acquistato altro arredamento per lire 560.220.

Mari ricorda con amarezza l’apertura nel settembre 1971. La clientela del circolo era sparita letteralmente, attratta da altre sale meglio attrezzate, specialmente la sala Rinascita messa a nuovo. Si resistette un paio di mesi, quanto consentiva il fondo cassa del circolo, poi furono costretti a cessare l’attività.

Il “Girasole” rimane, per Mari, un’esperienza irripetibile che crede sia rimasta nel cuore di tutti i ragazzi, oltre trenta, che nei tre anni si sono avvicendati nel Club.

L’autogestione della sala, il portare avanti un’attività che normalmente era prerogativa di persone adulte, per dei giovani ragazzi pensa sia stata un’esperienza di crescita e arricchimento personale importante. Picco

 

le cose, come portare il distintivo del Club, certamente li gratificava e favoriva anche l’incontro con le ragazze.

La fine dell’esperienza “Girasole” non fu solo un  fatto negativo. Sul piatto, continua Mari con una qualche emozione, bisogna anche mettere la parte positiva, l’amicizia tra i ragazzi, i cui nomi ricorda con piacere, Franco, Mario, Abramo, Glauco, Roberto, Walter, Davide, Massimo, Sauro ecc. Senza considerare che almeno nove dei ragazzi di allora hanno trovato la loro compagna di vita nella sala, che probabilmente ha favorito molti altri incontri e unioni che non ricorda. E questo, certamente, non si può cancellare.

Con la fine del “Club Girasole”, la F.G.R. tentò altre strade, ma con poco successo. Alcuni soci, non più considerati giovani, furono trasferiti alla Sezione PRI, dove restarono anonimi fra i tanti iscritti. Di altri ragazzi si persero i contatti.

Nel 1974 o 75, all’improvviso successe l’imprevedibile! Per la ricorrenza della Repubblica Romana, la sezione organizzava la tradizionale cena del IX febbraio ordinandola ad un ristorante che forniva tutto il servizio. Accadde che la sera stabilita, mentre i convitati affluivano a tavola, del catering non si ebbe alcuna traccia: era stato avvisato per la serata seguente! Si rimediò con un piatto di maccheroni e poco altro!

Ma questo episodio segnò una svolta per la direzione della sezione PRI che subì un profondo cambiamento, con l’inserimento di alcuni giovani dell’ex Girasole rimasti nel partito.

 

A Maurizio Mari toccò di nuovo occuparsi dell’amministrazione. Gli è rimasta impressa l’immagine del suo predecessore: si presentò con la borsa e in pochi secondi rovesciò letteralmente il suo contenuto (tanti debiti!) sulla scrivania.

La situazione finanziaria era veramente pesante. Con un fabbricato che necessitava di interventi migliorativi, era necessario rimboccarsi le maniche ed attuare iniziative che portassero denaro. Intanto la festa del IX febbraio, per quanto riguardava la cena, passò sotto l’organizzazione diretta della sezione. Furono coinvolti amici ed amiche e il risultato fu ottimo, con una partecipazione che superava le 140 persone.La sala da ballo veniva affittata per le iniziative più disparate e con alterno successo, infine fu concessa in affitto stabilmente alla palestra Sporting Club, garantendo un’entrata certa. Furono organizzate anche due feste del socio con la partecipazione degli Onorevoli Michele Cifarelli e Alberto Ascari Raccagni.